Ti è mai capitato di rimanere perplesso di fronte ad una bottiglia con il tappo a vite?
Se sì, è tutto regolare! Il tappo a vite nell’immaginario colletivo viene spesso associato ad un vino di basso livello o di qualche sottomarca ma sarà davvero così?!
La risposta è NO!
Anzi, il tappo a vite – o tappo Stelvin – sembra possa fornire maggiori garanzie rispetto al sughero, almeno per quanto riguarda vini che non prevedono lunghi invecchiamenti. Questo perchè
I bevitori più “romantici”, però, credono che il vino buono possa essere imbottigliato solamente con il tappo in sughero.
Il sughero è usato da sempre, il mondo del vino è tradizionalmente conservatore per cui i cambiamenti sono visti con sospetto e così anche il tappo a vite.
Di sughero buono ce n’è sempre meno ed un cattivo sughero può vanificare anni di lavoro in vigna e cantina.
Dall’altro lato, questi sono i pregi del tappo a vite:
1. costanza e coerenza fra una bottiglia e l’altra. Col sughero due bottiglie dello stesso vino possono essere completamente differenti;
2. preserva gli aromi e non influenza i profumi del vino;
3. esclude che il vino possa essere “tappato”. L’odore e il sapore di tappo sono strettamente riconducibili all’uso del sughero;
4. facilità di utilizzo sia in fase di apertura che di chiusura. Ciò è particolarmente apprezzato da chi fa mescita.
Un’altra questione avanzata dai più scettici è che il tappo a vite non consenta l’evoluzione del vino nel tempo.
Questa affermazione è tutta da verificare. Sono in corso studi per capirne di più.
Dal canto nostro possiamo portare solo esempi positivi. Recentemente, alcuni produttori di Meteri hanno cominciato a fare delle prove utilizzando il tappo a vite.
Da questi primi esperimenti sembra infatti che il tappo a vite performi addirittura meglio del sughero.
Solo il tempo potrà darci ragione ma per il momento siamo abbastanza positivi 😜
Per concludere citiamo l’Anonimo Bevitore: “Meglio il più umile dei tappi a vite che un cattivo sughero.”.
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