”Noi siamo di passaggio, le piante rimarranno”. Così a Massimiliano D’Addario piace parlare delle sue piante. Pianella, costa Adriatica, Parco Nazionale della Majella, venti ettari tra vigneti e oliveti; terreno di impasto argillo-calcareo, le vigne sono condotte in biodinamica: Pecorino, Cerasuolo e Montepulciano Senza Niente aggiunto.
NazioneItalia
RegioneAbruzzo
Inizio Attività1989
Ettari vitati4,5
Età delle vigne10-60 anni
Agricoltura praticataBiologica certificata
VitigniPecorino, Montepulciano, Trebbiano, Passerina
Produzione annua50.000 bottiglie
Immersa nella natura di Pianella, un piccolo paese tra la Costa Adriatica e il Parco Nazionale della Majella, Marina Palusci è di lungo tempo di proprietà della Famiglia D'Addario, quasi 20 ettari tra uliveti e vigne sparsi tra le colline.
Un terreno di impasto argillo-calcareo tra i 200 e i 300 metri s.l.m. e pendii ripidi che rendono in certi punti difficili anche i passaggi con i piccoli macchinari per il mulching.
I filari che scivolano lungo le colline sono in alternanza lavorati a sovescio: leguminose ed erba medica crescono libere tra le vigne e vengono periodicamente sfalciate a seconda dell’annata.
Le vigne sono condotte in biodinamica: per ridurre anche i trattamenti di rame e zolfo all’essenziale vengono usate polveri minerali per proteggere le foglie dagli attacchi fungini.
Le varietà sono quelle ambasciatrici di territorialità: Pecorino, chiamato così per la forma del grappolo, dagli acini piccoli e fitti che devono pertanto essere protetti dall’umidità; Montepulciano d’Abruzzo in due ecotipi diversi, entrambi storici. Acino grande, rapporto tra polpa e buccia che determina una perfetta leggerezza nel vino, agile e vitale.
Senza Niente non a caso: tre vini che parlano dell’Abruzzo e basta, senza niente di aggiunto, a partire dalla solforosa. Succo d’uva fermentato e non filtrato né imbrigliato in una forma.