7.000 piante vecchie, su 2 ettari nella dura terra del Carso Sloveno. I vini di Emil Tavcar sorprendono per la loro tensione e potenza. Bianchi straordinari, tra i più grandi che si possono trovare a Sud delle Alpi, per mano di un interprete che custodisce una terra fantastica.
NazioneSlovenia
RegioneCarso
Inizio Attività1996
AOCKras
Ettari vitati2
Età delle vigneFino a 60-70 anni
Agricoltura praticataNo diserbo, no concimi chimici, no antiparassitari
VitigniMalvazija, Vitovska, Teran
Produzione annua7.000 bottiglie
Qui la viticoltura è una cosa difficile. La roccia carsica costantemente battuta dalla Bora, lascia poco spazio alla terra. Qui per fare un vigneto bisogna portarcela la terra, prendendola dalle Doline, le depressioni carsiche che si formano nel terreno a causa del crollo di una grotta sotteranea. Qui Emil Tavcar coltiva due ettari di fronte a casa, tra vigne vecchie di Malvasija, Vitovska, Terrano.
La vigna è una cosa di famiglia anche se i Tavcar per tradizione sono macellai. Il primo imbottigliamento è del 1996. Il lavoro in vigna prevede solo Rame e Zolfo. Gli impianti sono vecchi a densità bassa, alcuni a pergola. Dopo la raccolta manuale e la diraspatura anch'essa manuale, le uve sono fermentate con lieviti indigeni
Le vinificazioni avvengono in legno o in acciaio, con macerazioni brevi di qualche giorno, gli affinamenti sono mediamente lunghi in legno usato. I vini rivelano una tensione fuori dall'ordinario, senza tuttavia farsi superare dall'alcol.
Abbiamo assaggiato il primo vino di Tavcar, una Vitovska, tra decine di altri vini dello stesso vitigno ad una manifestazione a Trieste. Le sensazioni di quell'assaggio non sono mai piu uscite dalla memoria. Avevo la certezza di aver trovato un altro anello mancante per la selezione Meteri.