FILTRI
Quattro produttori danno vita a un progetto di trasformazione e lavorazione in campo.
Il più alto livello qualitativo nel pomodoro biologico in latta.
L'azienda agricola Alessio Magi nasce nel 2008.
Dopo avere ristrutturato le vecchie cantine di famiglia ed edificato una nuova sala vinificazione, nel 2011 fa la prima annata con vino Valgella DOCG in bottiglia.
“L’attività agricola è storia e identità di Salina. Ne sono simboli e protagonisti il cappero e la vite" - Antonino Caravaglio
L'azienda Agricola Figliej, dopo sette generazioni di viticultura contadina, inizia la sua attività nel 2016 a Settimo Vittone, dove vengono coltivate oltre venticinque varietà di uve su ripidi terrazzamenti. L'azienda conta 3 ettari di vigne certificati biologico con età che varia fra i cinquanta e i cento anni e una produzione annua di 5.000 bottiglie.
L'azienda agricola Pandalà sorge nella zona di Boccadoro compresa fra i comuni di Trani e Barletta, a ridosso della fascia costiera.
La famiglia Valente porta avanti l'attività da quattro generazioni e oggi è Domenico, classe 1987, ad avere le redini dell'azienda.
Bakari #socialmentespensierati è un progetto di “negoce” nato dal confronto e dalla collaborazione di un vignaiolo, un enologo, un selezionatore, un ristoratore ed un artista.
Nel cuore delle Langhe, in frazione Annunziata di La Morra, sorge l'azienda Cascina del Monastero. L'azienda è operativa dal 1926 e oggi è Loris Grasso a condurla.
"Siamo impegnati a lottare contro chi altera tutto ciò che mangiamo".
Produzione di una selezione straordinaria di Pomodoro Siccagno in aridocoltura, pieno campo e agricoltura biologica.
Impresa a conduzione familiare, situata nel villaggio di Le Mesnil sur Oger, in attività da ben 10 generazioni, produce una gamma di champagne Grand Cru. L’impianto della vigna risale alla metà del XVII secolo. Azienda “recoltant manipulant” dal 1910, quindi utilizza esclusivamente vino proveniente da uve di proprietà. Dal 1951 Bernard Pertois, creò la Maison Champagne Bernard Pertois.
Côte des Bar, il villaggio di Les Riceys è immerso nel cuore dello Champagne, nel dipartimento dell'Aube. L'unico villaggio in Francia ad avere tre denominazioni controllate (AOC): Champagne, Rosé des Riceys e Coteaux Champenois. Il suo champagne è prodotto nel pieno rispetto dei metodi tradizionali, in una fattoria a misura d'uomo.
La maison viene fondata da Robert Faivre nel 1953, dal 2000 è David Faivre alla guida l’azienda, anno in cui decide di convertirla alla viticoltura biologica per ciascuno dei loro appezzamenti. La loro mission: il rispetto della biodiversità, la salvaguardia delle risorse idriche e la riduzione dell’impronta di carbonio.
Il vitigno principe è il Pinot Meunier che in questo territorio si esprime con una grande complessità e varietà aromatica.
Eric Dubois, vignaiolo che ha fatto risorgere Clos Cristal con l'agricoltura biodinamica e la vinificazione naturale. Eric lavora la terra col cavallo, diserba coi montoni d'inverno, con le oche d'estate. Ha un talento infinito nel gestire il Cabernet Franc e lo Chenin in vinificazioni senza alcun additivo.
Produttori da 4 generazioni, Alain, Bernard e Adrien coltivano viti di 20 anni nel villaggio di Saint-Gervais nella Doc Bordeaux. Da 10 anni il loro vini sono senza solfiti aggiunti.
Siamo a Cesset, nell'Allier, nel cuore della denominazione Saint-Pourçain e qui Brian Barbara gestisce il Domaine Clos de Breuilly dal 2020.
Clos dels Guarans è stata creata nel 2016, quando è iniziato il progetto vinicolo di Jordi Raventós. Siamo Catalogna nella regione del Penedès, nel parco nazionale del fiume Foix.
Dal 1952 la famiglia di Julien Guillot conduce il Clos in un progetto di totale rispetto del territorio e dell'ambiente. Certificato Bio dal 1998, a Cruzille-Macon, il Clos des Vignes du Maynes produce vini di straordinaria identità e territorialità.
Approccio sostenibile in viticoltura tra vitigni dell'Oltrepo e pendenze che ricordano la Mosella. A cavallo tra quattro regioni geologicamente molto diverse, a sud del Po, Croatina, Riesling e Barbera da agricoltura biologica.
Una piccola realtà biologica tra le colline di San Gimignano. Azienda a conduzione familiare iniziata dal nonno che produceva oltre alla vite anche alberi da frutto. Oggi Mauro e Lorenzo lavorano vigneti di 30-50 anni di Sangiovese, Vernaccia di San Gimignano, Malvasia nera, Canaiolo e Colorino su terreni argillo calcarei su una base sabbiosa.
A Barnave, nel dipartimento del Drôme della regione del Rodano-Alpi-Auvergne nasce il gruppo Côté Cairn, un punto di incontro dei viticoltori del Pays de Die legati dagli stessi valori: coltivare un ideale di agricoltura biologica e biodinamica, e offrire vini di montagna e altri prodotti bio a un prezzo equo.
Pulizia e tensione nell'interpretazione dello stile dello Jura. Pochissime bottiglie di alto spessore. Tre ettari in biologico di Savagnin, Chardonnay, Pinot Noir, Trousseau e Poulsard, vigneti parcellizzati in tre cru.
La famiglia Ponnelle fonda la sua azienda nel 1870.
Oggi è la quinta generazione a portare avanti l'attività vinicola in Côte de Beaune.
In vigna si usano pratiche agricole atte a preservare la biodiversità. In cantina nessun aggiunta di agenti chimici e solfiti all'imbottigliamento.
Le Domaine Bonnardot si trova a Villers-la-Faye, nelle Hautes Côtes de Nuits, sulle colline tra Nuits-St-Georges e Beaune, in Borgogna.
Rilevata nel 2008 da Danièle Bonnardot, la tenuta rappresenta prima di tutto un'avventura familiare.
Vignerons dal 1950 nella prestigiosa Côte-Rôtie, la famiglia Burgaud con grande attezione per il terriotorio e la tradizione produce syrah nella sua massima espressione.
La storia del Domaine de Beaumont inizia nel 1930 e da quel momento cinque generazioni di vignerons hanno condotto l'azienda. Nel 2005 subentra Mathieu Cosme che tuttora gestisce il Domaine.
Ci troviamo nel cuore della Loira a Noizay, nella zona Vouvray. 10 ettari vitati coltivati secondo i principi biologici e biodinamici.
Nicolas Bertin e Genevieve Delatte nel 2008 acquistano 1.5 Ha di vigna giovane chiamata Echalier, a Rablay sur Layon, nell'Anjou. Nicholas è il "giardiniere" e Genevieve manda avanti l'attività.
Siamo a tre chilometri dallo Château de Chenonceau in Loira e qui la famiglia Davault lavora con i terreni de "La Chaise" da sette generazioni, sin dal 1899.
Nel 1972, Charles e Jean-Joseph Flandre hanno ricostituito la loro tenuta familiare di 12,87 ettari a Montagny. Dal 2014 è il figlio Yann che porta avanti l'attività con un occhio attento al rispetto della biodiversità e di pratiche sostenibili. Il Domaine è biologico certificato dal 2019.
Gérard Eyraud, carismatico interprete del Languedoc Roussillon in stile naturale senza mediazioni. Vini di grande trama e spessore, sorprendenti e autentici figli del Mistral.
6 Ettari di terreno tra argilla e marne, vigneti condotti in biologico, fermentazioni spontanee e uso del legno grande senza SO2. Lo Jura nella sua espressione più elegante.
Grégoire Bichot fin dal 1995 ha l’obiettivo di favorire l'equilibrio naturale del suo vigneto, in modo che i frutti possano sviluppare le sottigliezze e gli aromi propri di ogni specifico terroir in cui cresce.
Finezza ed eleganza sono i caratteri distintivi di Domaine des Clos, che produce sia dalla Côte de Beaune sia dalla Côte de Nuits.
A Pannessières, nella regione dello Jura, Clarisse Nunez e Jean-Marie Grandvaux fondano il Domaine des Pentacrines nel 2022, partono con 3 ettari vitati e ne acquistano altri 2 nel 2023.
Siamo a Beaune, in Côte d’Or, e qui Elsa e Cédric Ehrhart hanno fondato il Domaine Du Chancelier.
Il loro obiettivo è comprendere le peculiarità di ogni singola parcella per svelare le sfumature in ogni singolo vino.
A Meursault, Cote d'Or, Borgogna si trova il Domaine Fabien Coche, 12 ettari tra Meursault, Pommard, St Aubin, Auxey-Duresses, Monthelie, Saint Romain, Montrachet. A Mersault sul Lieu Dit "Limozin" le vigne han più di 100 anni.
L'azienda nasce nel 1973 quando il Domaine Coche che risale al 1920 viene diviso in Coche Bizouard e Coche Dury. Ad oggi vinificano 28 denominazioni.
Piccola denominazione tra Borgogna, Loira e Auvergne.
Terreni a base silicea e granitica, sabbie e argilla. Sette ettari di Pinot Noir, Gamay, Chardonnay e Tressallier, vitigno autoctono di Saint-Pourçain.
Vini fini, talvolta finissimi, nordici e suadenti.
« Quello che cerchiamo di fare è coinvolgervi nella nostra idea di vini digeribili, sani, il più naturali possibili e in perfetta armonia con il loro terroir ». Eguisheim, Alsazia: dodici ettari in bio, due grand cru e ben nove lieux-dits - estrema parcellizzazione del territorio, tutti i sette vitigni d'Alsazia vinificati singolarmente per la massima espressività. Puri e principeschi.
Sole, Mistral e vecchie vigne: l'energia della Provenza interpretata con armonia ed eleganza. Janot e Martine producono vini naturali biologici dal 1987 su sedici ettari a base sabbiosa collocati sulle colline di Séguret, Côte du Rhone. Tutto il Sud di Francia.
Agricoltura Biologica dal 2008, in conversione Biodinamica. Suoli prevalentemente calcarei, fermentazione spontanea senza utilizzo di SO2 in cemento, per i rossi, metà grappolo intero e metà diraspato, affinamento 18 mesi in legno usato sulle fecce fini.
Villaggio di Lugny, Maconnais. La viticoltura è l'occupazione familiare dal 1727 e Anthony Lafarge rappresenta la decima generazione. Producono con uve provenienti dall'esclusivo terroir Grand Bois di Lugny su terreno argillo-calacareo. Utilizzo di solo sostanze organiche, rame e zolfo. Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni.
Nel cuore della denominazione Muscadet Sevre et Maine, a le Fay d'Homme vicino a Monnières, la famiglia Caillé è viticoltrice da 5 generazioni.
Vincent Caillé ha rilevato il vigneto di famiglia nel 1986 e da vent'anni ha deciso di orientarsi verso un tipo di agricoltura più sostenibile, ottenendo la certificazione biologica nel 2007 e quella biodinamica nel 2012.
L'attività del Domaine Overnoy-Crinquand va avanti da diverse generazioni ma dal 2004 è Mickaël Crinquand a condurre l'attività vitivinicola.
La famiglia Pavelot ha una lunga tradizione a Pernand-Vergelesses, che inizia nel XVII secolo. I vigneti si trovano a Pernand-Vergelesses e Aloxe-Corton.
Oggi - seguendo le orme del padre Régis, preceduto da suo padre Maurice - Luc Pavelot e sua sorella Lise conservano l'eredità vitivinicola della famiglia.
Situati nel cuore del Sancerrois, i 18 ettari del Domaine Martin si trovano principalmente nei dintorni di Chavignol un piccolo villaggio viticolo.
Meursault, Monthélie, St Romain, Pommard e Volnay: sono i villaggi in cui Marc Rougeot, ora supportato dal figlio Pierre-Henri, gestiscono i 13 ettari di questa tenuta familiare. Pinot Nero e Chardonnay sono le espressioni dei loro terroir. Raccolta e diraspatura manuale, senza aggiunta di solfiti.
7.000 piante vecchie, su 2 ettari nella dura terra del Carso Sloveno. I vini di Emil Tavcar sorprendono per la loro tensione e potenza. Bianchi straordinari, tra i più grandi che si possono trovare a Sud delle Alpi, per mano di un interprete che custodisce una terra fantastica.
L'azienda agricola Fenoglio Matteo si trova a Serravalle Langhe a circa 800 metri di altezza nel cuore dell' Alta Langa
A Gattinara nell'Alto Piemonte, Marco Arlunno coltiva vitigni autoctoni locali quali Nebbiolo e Vespolina.
Brisa è molto più di un forno: è un progetto dedicato alla panificazione animato dal desiderio di restituire al pane la sua essenza di “prodotto alimentare”, in grado di far bene ai territori e alle persone.
A lavorarci con passione e costanza sono trentadue ragazzi che sfornano quotidianamente pane di grandi formati, realizzato con lievito madre e farine biologiche di tipo 2 o integrali, macinate a pietra e ottenute da cereali antichi provenienti per la maggior parte dai campi abruzzesi di proprietà.
La loro idea ha avuto ampio riscontro, infatti la loro campagna di crowdfunding ha superato il milione e duecentomila Euro andando ben oltre le iniziali rosee aspettative che i ragazzi si erano prefissati.
La scoperta dell'Etna, la sua zonazione alla ricerca dell'identità territoriale per produrre vini tra i più grandi al mondo
Goyo García Viadero ha iniziato il suo progetto con tre appezzamenti di vecchie vigne della sua famiglia nel 2003. Siamo nella regione Castiglia e Leon (Ribera del Duero).
L' Alfiere del Soave, il primo DOC da fermentazioni spontanee. Vini di grande trama espressiva da uve di collina su terreni vulcanici. Biodinamica e fermentazioni spontanee.
Amico e allievo di Marcel Lapierre, uno dei produttori storici di vini naturali in Beaujolais. 15 ettari suddivisi su 5 diverse AOC, tutte vinificate singolarmente. Morgon, Bruilly, Regnie, Fleury e Sant Amour.
Cura maniacale nel maneggiare le uve, macerazione carbonica in pre-fermentazione, pressatura lenta e delicata. Non filtrato.
Attività a conduzione familiare dal 1663. L'azienda è di proprietà della famiglia da 9 generazioni.
Il proprietario è Stefan Vaja che ha iniziato il lavoro di conversione al naturale già nel 1985 eliminando i concimi minerali e ottenendo nel 2005 la certificazione biologica.
Il riso Carnaroli gli Aironi è l’unico presente sul mercato a mantenere la Gemma del chicco: una morbida lavorazione e sbiancamento ridotto al minimo preservano proteine, vitamine, sali minerali ed enzimi.
Dalla Vipaska Dolina, vitigni autoctoni allevati in regime biodinamico, fermentazioni spontanee e ridottissime quantità di solfiti. Dieci ettari terrazzati con esposizione a sud, terreno a base di marne e di arenarie su cui vengono coltivate Pinela, Zelen, Rebula, Malvasia, Merlot, Barbera e Cabernet Franc.
La straordinaria vitalità di un Burgenland dove selezione maniacale e vinificazioni in totale assenza di Solforosa aggiunta restituiscono vini indimenticabili.
Lavorazioni secondo tradizione con la cura nella ricerca della selezione, della genuinità e della freschezza del Pesce Azzurro.
Il Giardino delle Bolle è un progetto che nasce dal confronto e dalla collaborazione con una delle prime aziende vitivinicole biologiche dell’Oltrepò Pavese.
Tre bolle premium che restano sulle fecce fini per sette anni dopo la presa di spuma.
Malvasia delle Lipari, Corinto nero e Nerello a piede franco, terreno di forte impronta vulcanica e costantemente ventilato dall’aria salmastra del mare.
Uve pigiate e ammostate nei kvevri, anfore di terracotta interrate per controllare la micro-ossigenazione e la temperatura.
Da San Casciano in Val di Pesa, uno dei primi baluardi che aprono sulla zona del Chianti Classico.Terreni di matrice calcereo-argillosa con filoni di elementi metallici. Uve da sola viticoltura biologica certificata e zero solfiti aggiunti, La Ginestra dedica il suo Chianti "a coloro che amano il vino". Non filtrato, fermenta spontaneamente in acciaio.
Vigne secolari e nuovi vigneti per selezione massale. Chenin e Pineau D'Aunis in chiave autentica e libera, vinificazione a zero interventi con lunghi affinamenti in legno vecchio. Ossidazioni, Botriti, spumantizzazioni ancestrali. Tutto è magia quando si parte da una grande uva di un grande territorio.
Sébastien Burel nel 2001 si trasferisce in Borgogna per imparare il mestiere di viticoltore. Dopo 20 anni di esperienza decide che è il momento di dar vita alla sua attività.
Per questo progetto ha scelto l'Etna e qui nel 2021 fonda La Ripresa.
Siamo in Maremma e nel 2004 Antonella e Luigino Barban decidono di iniziare a realizzare il loro sogno fondando l'Azienda Agricola Le Verzure.
MacRobert & Canals è una piccola cantina familiare nata nel 2013 dall'integrazione del sudafricano Bryan MacRobert nella famiglia Canals, che risiede nella regione de La Rioja da più di quarant'anni.
Magna Vides viene fondata nel 2005 da Andrea Sanz e da suo marito Pablo Arranz, a La Aguilera (Burgos) in Castiglia e Leon, nella regione vitivinicola della Ribera del Duero
Un rapporto profondo con la terra, l’esperienza a fianco di Stefano Menti ma soprattutto loro, Marco Bertoldo e Luigino, detto Freccia. Questo il loro progetto, Marcobarba.
Vigneti in gestione in Madonna di Lonigo, terra natia di Marco, di proprietà di vecchie signore vedove; l’agricoltura segue i principi biodinamici.
”Noi siamo di passaggio, le piante rimarranno”. Così a Massimiliano D’Addario piace parlare delle sue piante. Pianella, costa Adriatica, Parco Nazionale della Majella, venti ettari tra vigneti e oliveti; terreno di impasto argillo-calcareo, le vigne sono condotte in biodinamica: Pecorino, Cerasuolo e Montepulciano Senza Niente aggiunto.
Colline moreniche del basso Lago di Garda, biologico certificato, vinificazioni in acciaio per vini puliti e di grande freschezza.
La più grande azienda Biodinamica dell'Europa Centrale. Vini puliti ed espressivi, vitigni autoctoni e un rapporto qualità prezzo difficilmente eguagliabile.
Semola di antiche varietà e acqua minerale tutto rigorosamente siciliano. Minardo: la pasta che ha riacquistato il profumo del grano.
Weingut Molitor nasce nel '95 quando Achim Molitor decide di intraprendere la sua esperienza di produttore, lavorando 5 ettari in Mosella tra Riesling e Pinot Nero. Pendenze vertiginose in un contesto quasi fiabesco permettono ai vigneti esposizioni eccellenti. I vini di Achim sono rigorosi e complessi, esprimendo una vitalità incredibile anche dopo lunghi invecchiamenti.
Azienda a conduzione familiare sui Colli Euganei. Franco, la moglie Fabrizia e il figlio Matteo, conducono i loro 5 ettari vitati in agricoltura biologica su terreni vulcanici marnoso-argillosi e trachitici. Terroir fortemente caratterizzato dalla presenza boschiva circostante e clima costantemente ventilato.
I vigneti dell'Azienda Agricola Monterosso si trovano sul versante Sud Est dell'Etna.
L'agricoltura biologica, i terreni di Pozzolana Rossa e i vitigni centenari a piede franco permettono ai vini di esprimere tutte le peculiarità di un terroir unico.
A sud della Valle del Rodano la famiglia Saurel porta avanti l'attività all'interno della tenuta Montirius da ben cinque generazioni. Le vigne hanno un'età compresa tra i 50 e i 90 anni e affondano radici su un terreno argilloso.
Certificazione biologica e biodinamica ottenuta nel 1999.
Il ritorno ai sapori del passato, della tradizione conserviera Siciliana. Materie prime di alta qualità per un'esplosione di sapori che sanno di Isola.
La famiglia Perdisa produce vini che sono la fedele espressione delle colline di San Pietro di Ozzano e delle proprie vigne.
Freschezza, beva e verticalità, accompagnano eleganza e carattere territoriale. I vini di Paraschos sono una rivelazione in Collio, grazie a brevi macerazioni e ad una attenta gestione della maturazione per evitare eccessi di concentrazione e di alcool. Prima azienda del Collio a vinificare a "Zero Solfiti Aggiunti" su tutta la produzione, dal 2003.
La volpe di Bornard sotto un'altra veste.
Un progetto di collaborazione tra Philippe Bornard e Albert Ponnelle che insieme danno vita a due grandi vini in Jura.
Malvasia, Teran, Refošk: i vitigni autoctoni Istriani interpretati da un vigneron formatosi a Bordeaux e tornato alle proprie origini.
L'Azienda fu fondata nel 1860 da Bartolomeo Boveri a cui è succeduto il figlio Renato che è considerato il Patriarca del Vino dei Colli Tortonesi e vanta 88 vendemmie.
L'azienda vinicola, fondata nel 2020 da Marco Pettinelli, recupera vecchi vigneti abbandonati ad Affile, nel Lazio.
Esaltazione dei caratteri del Nebbiolo da un Cru straordinario: Rocche di Castiglione. Agricoltura a basso intervento e vinificazione tradizionale. Vini "senza filtri" come, Claudio, il loro interprete.
Siamo in Galizia nel cuore della Riberia Savrae qui nel 1992 Javier Fernández González fonda l'azienda Saìñas
Il progetto di Salvatore Marino è iniziato nel 2017, fatto di studio, passione, dedizione, ma soprattutto di grande amore per la vigna, per le antiche tradizioni, per il rispetto della terra e del suo equilibrio naturale.
“La mia pasta non è un semplice porta sugo: sa di grano e sa di uova e si mastica, si addenta ed è buona“.
La pasta all'uovo è un'istituzione.
Siamo a Castelvetro in provincia di Modena, qui Sebastian coltiva un vigneto di circa 10 ettari, perlopiù viti di Lambrusco Grasparossa tra i 15 e i 20 anni.
Sebastian è supportato in tutte le fasi di produzione dal suo amico Frank Cornelissen che fornisce consulenza su tutti gli aspetti dell'attività.
Slobodnè vinárstvo in lingua slovacca significa "cantina libera". Nella regione della Hlohovecký vinohradnícky, la famiglia Majer Zemianske Sady vinifica vitigni autoctoni con affinamenti in acciaio, tonneau e kvevris.
L'azienda nasce nel 1964 grazie al lavoro di Maria Feyles e Antonio de Nicola. Oggi l'azienda possiede più di 7 ettari di vigneto, coltivati principalmente con uve Nebbiolo, insieme a uve Barbera e Dolcetto.
Sous le Végétal è un progetto vinicolo intrapreso da Jason Ligas, Patrick Bouju e Culinaries nell'isola greca di Samos.
Espressione marina e mediterranea del Vermentino a fermentazione spontanea. Vigne curate come un giardino per vini di carattere nei quali il rapporto con la buccia è un arricchimento del patrimonio aromatico.
Taraballa è un progetto realizzato da Meteri in collaborazione con Francesco De Filippis.
Francesco realizza un IGT Toscana Bianco e un IGT Toscana Rosso sulle Colline di San Miniato in provincia di Pisa.
Partendo da un profondo legame familiare con l'agricoltura della vigna e dell'ulivo, nel 2010 è iniziata la ristrutturazione di una vecchia masseria e dal 2013 abbiamo iniziato la trasformazione delle prime uve, seguendo, sia in campagna che in cantina, il metodo biologico e tradizionale.
Loira, non lontano da Saumur si trovano i vigneti di Henrion su terreni argillosi e sabbiosi.
Agricoltura sostenibile e certificata si traducono in una nitida espressione delle uve autoctone, Chenin e Cabernet franc.
Viticoltura eroica condotta su terreni di origine vulcanica. Dai monti al mare, nell'isola di Salina. Nino Caravaglio, già produttore ed enologo dell'omonima cantina, conduce in agricoltura biologica pochi ettari di vigneto a Malfa.
Ad Acciaroli, in Cilento sorge l'azienda Vigneti Tardis.
Le vigne sorgono in collina, si affacciano sul mare e sono circondate da boschi.
Agricoltura biologica in fase di certificazione e utilizzo di pratiche biodinamiche.
I vini prendono il nome dai pianeti del sistema solare.
Siamo in Istria, a Izola. Qui la famiglia Zaro, di origine veneziana, vive e lavora dal 1348, dapprima come pescatori, in seguito come vignaioli.
Nel 1994 Vincent Fleith riprende in mano le vigne della tenuta di famiglia.
Certificazione biologica e biodinamica dal 2008.
Il lavoro in cantina è ridotto al minimo, grande rappresentazione dell’uva, utilizzo esclusivo di lieviti indigeni, niente solforosa, stabilizzazione naturale.
Tradizione e passione caratterizzano i vini di questa azienda slovena. Vini Noüe Marinic si trova nel Cuore della Contea, in Collio Brda, a solo un ora da Venezia e 3 km del confine italiano, con un dei terroir più vocati al mondo per i vini bianchi.
Vini sostenibili e personali dove ad ogni sorso si percepisce l'amore e il rispetto per questo territorio che è parte delle più antiche regioni vinicole del mondo.
“Vite ad Ovest paradigma di vite che crescono nell’estremo lembo di una terra: la Sicilia. Vite intrecciate con le radici dei vigneti, che rigogliosi guardano oltre, verso l’orizzonte.”
Siamo in Stiria e qui Michi Lorenz, porta avanti l'azienda di famiglia dal 2003.
Le origini della tenuta sono però più antiche, infatti la prima volta in cui viene menzionata l'attività dell'azienda è all'interno di un documento storico risalente al 1524.
Nel 1924 viene acquistato il primo vigneto. Dal 2008 la tenuta di 9 ettari in biodinamica certificata è diretta dal proprietario ed enologo Hartmut Aubell.
"Nulla viene aggiunto (o tolto) ai nostri vini. Se un vino non converte la gradazione zuccherina al 100%, ci fa piacere perché è l'espressione della personalità e dell'artigianato..."
Dal Sud della Styria, Austria, la culla austriaca della biodinamica. 8 ettari coltivati in biodinamica, Sauvignon Blanc e Chardonnay (Morillon) su terreni a matrice prevalentemente calcarea, l'Opok, una marna calcarea con sedimenti sabbiosi e depositi marini.
Espressioni longilinee, lunghe e verticali di un terroir unico.