Chardonnay, fermentazione Spontanea. Affinamento in botti di rovere francese per 12 mesi, di cui oltre la metà nuove.
Biologico certificato.
Sentori chiave: Zenzero, arancia e crema pasticcera
Nazione | Francia |
Regione | Borgogna |
Geologia Terreno | Calcare, argilla, marna |
Genere | Vino |
Tipologia | Bianco |
Vitigno | Chardonnay |
Annata | 2022 |
Età delle Vigne | 60-70 anni |
Certificazione e pratiche agricole | Biologico certificato |
Fermentazione | Fermentazione Spontanea |
Lieviti | Indigeni |
Filtrazione | Non Filtrato |
Affinamento - Contenitori | Botte grande e acciaio |
Grado Alcolico | 13% |
Formato bottiglia | 0,75 l |
Box content | 6 |
Tappo | Sughero |
Disponibilità | Raro - disponibilità limitata |
La famiglia Pavelot ha una lunga tradizione a Pernand-Vergelesses, che inizia nel XVII secolo. I vigneti si trovano a Pernand-Vergelesses e Aloxe-Corton.
Oggi - seguendo le orme del padre Régis, preceduto da suo padre Maurice - Luc Pavelot e sua sorella Lise conservano l'eredità vitivinicola della famiglia.
Naso: ampio, complesso, speziato e agrumato
Bocca: sorso profondissimo, vibrante e completo. Burro, frutta esotica, zenzero, menta e fiori di sambuco.
Vista: Giallo dorato carico
Ci troviamo a Pernand-Vergelesses, a nord di Beaune, su terreni argillosi da cui si ottengono tipicamente rossi profondi e complessi, e bianchi ampi e materici.
Qui Luc e sua sorella Lise gestiscono l’azienda che ormai vive da sette generazioni, cercando di valorizzare quanto più possibile una terra nobile dalla quale provengono i vini.
Il lavoro in vigna si basa su pratiche biologiche e biodinamiche dove gli obiettivi sono legati al mantenimento della biodiversità in vigna e alla gestione degli equilibri naturali, al fine di ottenere vini quanto più possibile sostenibili ed espressione del territorio.
Il Corton-Charlemagne Grand Cru è uno Chardonnay proveniente da vigne di circa 70 anni situate nell’omonima celebre denominazione.
Un vino di straordinaria fattura, in cui morbidezze del burro e della crema pasticcera fanno da contraltare i richiami quasi piccanti dello zenzero e in cui sono i sentori agrumati e balsamici a ricamare un sorso già prezioso di suo.
Archetipo del grande vino bianco di Borgogna, che spesso appare riservato nella sua giovinezza, ma che da subito traspare setoso e lungo con un’intrigante linea amaricante e una grande sapidità.