Barbera, fermentazione spontanea, 24 mesi in legno piccolo e altrettanti di bottiglia.
Biologico non certificato
Sentori chiave: Sentori tostati, foglia di fico e marasca
Nazione | Italia |
Regione | Piemonte |
Genere | Vino |
Tipologia | Rosso |
Vitigno | Barbera |
Annata | 2016 |
Età delle Vigne | 90-100 anni |
Fermentazione | Fermentazione Spontanea |
Lieviti | Indigeni |
Filtrazione | Non Filtrato |
Affinamento - Contenitori | 24 mesi in legno grande |
Grado Alcolico | 14% |
Formato bottiglia | 0,75 l |
Box content | 6 |
Tappo | Sughero |
Disponibilità | Raro - disponibilità limitata |
L'Azienda fu fondata nel 1860 da Bartolomeo Boveri a cui è succeduto il figlio Renato che è considerato il Patriarca del Vino dei Colli Tortonesi e vanta 88 vendemmie.
Naso: tostato, fruttato, opulento e erbaceo
Bocca: sorso ampio, denso, ricco e rustico
Vista: Rosso rubino con riflessi granati
Ci troviamoa Monleale, celebre sottozona dei Colli Tortonesi, zona che si fa culla da sempre dei più iconici e storici produttori di Barbera e soprattutto di Timorasso, vitigno che è passato dall’essere quasi perduto a metà del ‘900 a diventare oggi uno dei vini più importanti nel panorama vitivinicolo italiano (dal 2016 patrimonio Unesco).
Qui i terreni sono tipicamente calcarei e limosi, elementi in grado di conferire ai vini elevata sapidità, tensione e mineralità; allo stesso tempo il clima consente di raggiungere sempre piena maturità conferendo grande volume e generosità.
In questo contesto la cantina nasce nel lontano 1860, dove Renato Boveri, dopo suo padre Bartolomeo, crede nella zona e produce Timorasso (oltre a Barbera e Cortese) per 86 vendemmie, diventando di fatto uno dei padri e fondatori di questa nobile e longeva uva, lasciandoci nel 2022 all’età di 102 anni.
Lo stesso Walter Massa, nipote di Renato, impara e muove i primi passi nelle centenarie vigne di Monleale dello zio: “è stato lui che mi ha dato la forza di credere nel Timorasso”.
Il “Monleale” è una Barbera proveniente da vigne di circa 100 anni situate nell’omonima zona di produzione.
Un vino profondo, denso, scuro e opulento, dove quest’uva trova massima espressione anche grazie alla prolungata sosta in bottiglia.
Sorso che si caratterizza per materia, mineralità e freschezza al tempo stesso, come solo le grandi Barbere sanno fare.