Timorasso, fermentazione spontanea, leggera macerazione sulle bucce di qualche ora, 24 mesi in vasche di cemento.
Sentori chiave: Pietra focaia, melone e fiori di sambuco
Nazione | Italia |
Regione | Piemonte |
Genere | Vino |
Tipologia |
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Vitigno | Timorasso |
Annata | 2019 |
Età delle Vigne | 10-20 anni |
Fermentazione | Fermentazione Spontanea |
Lieviti |
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Filtrazione | Non Filtrato |
Affinamento - Contenitori | Cemento |
Grado Alcolico | 14% |
Formato bottiglia | 0,75 l |
Box content | 6 |
Tappo |
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Produzione annua | 1900 |
Disponibilità |
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L'Azienda fu fondata nel 1860 da Bartolomeo Boveri a cui è succeduto il figlio Renato che è considerato il Patriarca del Vino dei Colli Tortonesi e vanta 88 vendemmie.
Naso: minerale, mielato, idrocarburo e richiami sulfurei
Bocca: sorso morbido, caldo, ampio e minerale
Vista: Giallo dorato
Ci troviamoa Monleale, celebre sottozona dei Colli Tortonesi, zona che si fa culla da sempre dei più iconici e storici produttori di Barbera e soprattutto di Timorasso, vitigno che è passato dall’essere quasi perduto a metà del ‘900 a diventare oggi uno dei vini più importanti nel panorama vitivinicolo italiano (dal 2016 patrimonio Unesco).
Qui i terreni sono tipicamente calcarei e limosi, elementi in grado di conferire ai vini elevata sapidità, tensione e mineralità; allo stesso tempo il clima consente di raggiungere sempre piena maturità conferendo grande volume e generosità.
In questo contesto la cantina nasce nel lontano 1860, dove Renato Boveri, dopo suo padre Bartolomeo, crede nella zona e produce Timorasso (oltre a Barbera e Cortese) per 86 vendemmie, diventando di fatto uno dei padri e fondatori di questa nobile e longeva uva, lasciandoci nel 2022 all’età di 102 anni.
Lo stesso Walter Massa, nipote di Renato, impara e muove i primi passi nelle centenarie vigne di Monleale dello zio: “è stato lui che mi ha dato la forza di credere nel Timorasso”.
Il Cru “Sant Albert” è un Timorasso proveniente da vecchie vigne a Monleale.
Un vino ricco, seducente e opulento, dove quest’uva riesce ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità: note di miele d’acacia, di idrocarburi, di fiori bianchi e di frutta candita.
Sorso caratterizzato da un’importante ampiezza materica ma che allo stesso tempo vanta un’importante spinta sapida e minerale, rendendolo un vino stupendo in gioventù ma di grandissimo potenziale in invecchiamento.