Uvaggio di 18 vitigni autoctoni, fermentazione spontanea, 12 mesi in acciaio
Biologico Certificato.
Sentori chiave: sottobosco, marasca e pepe
Nazione | Italia |
Regione | Piemonte |
Genere | Vino |
Denominazione | Canavese Rosso DOC |
Tipologia |
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Vitigno | Neretto, Bonarda, Barbera |
Annata | 2022 |
Età delle Vigne | 70-80 anni |
Certificazione e pratiche agricole |
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Fermentazione | Fermentazione Spontanea |
Lieviti |
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Affinamento - Contenitori | Inox |
Grado Alcolico | 12,5% |
Formato bottiglia | 0,75 l |
Box content | 6 |
Produzione annua | 800 bottiglie |
Disponibilità |
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L'azienda Agricola Figliej, dopo sette generazioni di viticultura contadina, inizia la sua attività nel 2016 a Settimo Vittone, dove vengono coltivate oltre venticinque varietà di uve su ripidi terrazzamenti. L'azienda conta 3 ettari di vigne certificati biologico con età che varia fra i cinquanta e i cento anni e una produzione annua di 5.000 bottiglie.
Naso: austero, fruttato, erbaceo e terroso
Bocca: sorso mediamente strutturato, tannico, allungo fruttato e grande freschezza.
Vista: Rosso rubino con riflessi violacei
Ci troviamo in altissimo Canavese, nella natura brulla ed incontaminata di Settimo Vittone, a meno di 5 chilometri da Carema, zona con cui condivide il carattere, lo stile e la matrice territoriale.
Qui il sistema di allevamento della vite è gestito, come tradizione vuole, a pergola, dove le toppie poggiano sui tradizionali piloni disposti a loro volta su terrazzamenti estremamente ripidi e di modesta dimensione.
Le vigne in genere hanno tra i 50 e i 100 anni, a seconda dell’appezzamento, e affondano le radici su roccia viva di origine morenica. Elementi che garantiscono ai vini prodotti grandissima finezza espressiva, freschezza ed eleganza ma mantenendo al tempo stesso grande verticalità, struttura e austerità.
In questo contesto Bianca Seardo e suo marito Riccardo Prola decidono nel 2016 di recuperare i terreni e i pascoli di famiglia per riavvicinarsi ad un contesto che sentono da sempre intimamente vicino e familiare, decidendo di lavorare in vigna in assenza di trattamenti chimici ed in cantina utilizzando lieviti indigeni e seguendo gli esempi generazionali che Riccardo ha sempre visto, osservato e fatto propri nel corso del tempo.
Il Rossofigliej è un vino proveniente da vigne sparse di circa 70/80 anni ed ottenuto da circa 18 vitigni autoctoni, tra cui uva rara, neretto gentile, nebbiolo, bonarda, croatina, barbera, chatus, vernassa, picul rus.
Questo vino incarna perfettamente il carattere territoriale dell’alto canavese: austero, fresco, balsamico, erbaceo, minerale, e con un frutto che si caratterizza per la leggiadria ed etereità, dove a chiudere il sorso sono le sensazioni di sottobosco e fogliame secco.