Nebbiolo, fermentazione spontanea, affina per 18 mesi in rovere.
Sentori chiave: cipria, chiodi di garofano, rosa selvatica e sentori balsamici.
Nazione | Italia |
Regione | Piemonte |
Genere | Vino |
Tipologia | Rosso |
Vitigno | Nebbiolo |
Annata | 2019 |
Età delle Vigne | 20-30 anni |
Fermentazione | Fermentazione Spontanea |
Lieviti | Indigeni |
Affinamento - Contenitori | 18 mesi in botti di rovere |
Grado Alcolico | 14% |
Formato bottiglia | 0,75 l |
Box content | 6 |
Disponibilità | Raro - disponibilità limitata |
A Gattinara nell'Alto Piemonte, Marco Arlunno coltiva vitigni autoctoni locali quali Nebbiolo e Vespolina.
Naso: Naso austero, estremamente tipico, dove ai fiori secchi si abbiano frutti a polpa scura e spezie.
Bocca: ingresso elegante, tannino severo, gran verticalità e chiusura balsamica.
Vista: Rosso rubino tendente al granato
Ci troviamo in Nord Piemonte alle pendici del Monte Rosa, più precisamente a Gattinara, dove i terreni caratterizzati da rocce magmatiche, da residui morenici e di origine vulcanica donano ai vini una trama minerale unica al mond
struttura, maggior acidità, sentori maggiormente balsamici ed eleganza che la fa da padrone.
È Marco Arlunno a gestire il progetto Filari del Rosa, realtà in cui da anni mette anima e cuore lavorando in vigna in totale assenza di prodotti di sintesi e a cogliere in cantina le sfumature delle uve e dei terreni sui quali lavora, optando sempre per un approccio autentico, onesto e trasparente.
I suoi vini, in origine sempre piuttosto austera, giovano di affinamento più o meno prolungato in vetro per riuscire ad uscire sul mercato con prodotti sempre pronti, precisi e rigorosi.
Il Gattinara di Filari del Rosa è un vino straordinariamente territoriale, i terreni di origine vulcanica donano un sorso tipicamente nord piemontese: severo, asciutto, sferzante e piuttosto complesso.
Il lungo affinamento in bottiglia diventa quindi necessario per poter godere di un vino pronto e godibile nell’immediato, così come risulta essere questa etichetta!
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Qui i Nebbioli possiedono caratteristiche uniche che differiscono dal più noto “cugino” di Langa: tannini meno irruenti, minor