Vespolina, fermentazione spontanea, affina per 4 mesi in acciaio.
Biologico non certificato
Sentori chiave: pepe bianco, mirtillo e erba fresca
Nazione | Italia |
Regione | Piemonte |
Territorio | Ghemme |
Genere | Vino |
Denominazione | DOC |
Tipologia |
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Vitigno | Vespolina |
Annata | 2023 |
Età delle Vigne | 10-20 anni |
Certificazione e pratiche agricole |
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Fermentazione | Fermentazione Spontanea |
Lieviti |
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Affinamento - Contenitori | Inox |
Grado Alcolico | 12,5% |
Formato bottiglia | 0,75 l |
Box content | 6 |
Tappo |
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Temperatura di servizio | 18° C |
Disponibilità |
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Naso: spezie, pepe, note vegetali, mirtillo, mora e sottobosco
Bocca: sorso vivace, fresco, minerale e speziato
Vista: Rosso rubino con riflessi violacei
Ci troviamo in Nord Piemonte nel cuore della città di Ghemme, dove i terreni di natura fluvioglaciale hanno una componente limosa-argillosa in grado di far esprimere grande mineralità, struttura e vigore ai vini prodotti.
Qui i Nebbioli possiedono caratteristiche uniche che differiscono dal più noto “cugino” di Langa: tannini meno irruenti, minor struttura, maggior acidità, sentori maggiormente balsamici ed eleganza che la fa da padrone.
È Marco Arlunno a gestire il progetto Mirù, realtà in cui già dal 1986 si lavora cercando di preservare il più possibile la biodiversità dei terreni in cui si lavora e si pone la massima attenzione al singolo vigneto al fine di mantenere al massimo tutte le peculiarità che esso è in grado di esprimere.
I vitigni lavorati, da ormai diverse generazioni (si possono trovare tracce della Famiglia Arlunno come produttori di vino già nel ‘500) sono esclusivamente quelli tradizionali ed autoctoni: Vespolina, Uva Rara e Nebbiolo.
I suoi vini sono sempre caratterizzati da un timbro marcatamente territoriale, in cui il tannino austero si amalgama egregiamente con lo scheletro minerale, il frutto elegante e la spezia che nel finale si tramuta quasi in balsamicità.
La Vespolina N54 è un vino ottenuto dall’omonima uva provenienti da vigne giovani.
Vino estremamente espressivo in cui la protagonista è la fine speziatura pepata e dove il corredo si caratterizza per note di piccoli frutti scuri come mora, gelso e mirtillo che si mescolano a note erbacee, vegetali e floreali.
Sorso profondo, minerali, dinamico e dotato di un tannino vivace.