Garganega, fermentazione spontanea, affinamento in cemento per 18 mesi.
Biologico non certificato.
Sentori chiave: gesso, bergamotto e iodio
Nazione | Italia |
Regione | Veneto |
Genere | Vino |
Denominazione | Soave |
Tipologia | Bianco |
Vitigno | Garganega |
Annata | 2022 |
Età delle Vigne | 30-40 anni |
Certificazione e pratiche agricole | In conversione Bio |
Fermentazione | Fermentazione Spontanea |
Lieviti | Indigeni |
Filtrazione | Non Filtrato |
Affinamento - Contenitori | Cemento |
SO2 | 40 mg/l |
Grado Alcolico | 11,5% |
Formato bottiglia | 0,75 l |
Box content | 12 |
Tappo | Vite |
Temperatura di servizio | 12° |
Disponibilità | Sicuro - presenza affidabile |
L' Alfiere del Soave, il primo DOC da fermentazioni spontanee. Vini di grande trama espressiva da uve di collina su terreni vulcanici. Biodinamica e fermentazioni spontanee.
Naso: sentori minerali, freschi, balsamici, floreali, agrumati e iodati
Bocca: minerale, sapido, verticale, fruttato e piacevolmente floreale
Vista: Giallo paglierino
Ci troviamo in Veneto, più precisamente a Montecchia di Crosara, nel cuore di Soave, sul versante orientale dove i terreni sono estremamente ripidi e caratterizzati dalla grande presenza di lastre basaltiche vulcaniche, elementi in grado di conferire una straordinaria tensione e mineralità ai vini prodotti.
Qui Andrea Fiorini Carbognin lavora dal 2014 (anche se lavora, produce ed interpreta vino da oltre 25 anni) con un piccolo appezzamento con vigne tra i 40 e i 60 anni, scegliendo di ridare forma e dignità ad un nobile vitigno come la Garganega.
In vigna si lavora in inerbimenti, senza prodotti chimici di sintesi e in ottica meno interventista possibile, mentre in cantina si sceglie di dare due visioni della stessa uva: una più libera e più semplice (Etichetta Verde), e una più impostata e ricca (Garganuda), lasciando intonsa in entrambi i casi la maggior espressione territoriale possibile.
Stilisticamente i vini prodotti risultano sempre tesi, minerali, freschi, dritti e territoriali, dove i terreni vulcanici e le vigne vecchie diventano il centro nevralgico per la produzione dei vini di Andrea.
“Garganuda” è una Garganega proveniente da vigne che hanno fino a 60 anni situate nei pendii orientali di Soave.
Un vino prodotto con una leggera aggiunta di solforosa, rispetto al “fratello minore” che risulta fresco, balsamico, minerale e dove lo iodio e il gesso assumono un ruolo centrale nel corredo aromatico.
Incarnazione territoriale del Soave, dove la garganega grazie ai terreni vulcanici e ai pendii ripidi riesce ad esprimere il meglio di sé, sia in gioventù che dopo anni di invecchiamento in bottiglia.