Meteri

I Vini di Meteri incontrano Mitilla la Cozza di Pellestrina: L’appuntamento Venerdì 6 Novembre 2020 da M4 cento a Sottomarina.

I Vini di Meteri incontrano Mitilla la Cozza di Pellestrina: L’appuntamento Venerdì 6 Novembre 2020 da M4 cento a Sottomarina.

Dopo il successo dell’evento da Edipo Re l’8 Settembre durante la settimana del Festival del Cinema di Venezia ritorna la serata con vini Meteri e con Mitilla la cozza di Pellestrina.
Venerdì 6 Novembre 2020 da M4 cento a Sottomarina, Chioggia, si terrà il secondo incontro che vedrà nuovamente insieme l’accoppiata vincente vini Meteri e Mitilla la cozza.
Abbiamo avuto l’occasione di fare una breve intervista a Genny Busetto, sorella del Founder di Mitilla  – Lorenzo Busetto – che ci ha raccontato la storia della sua azienda e di come nasce questo progetto.

Ciao Genny, raccontaci un po’ della tua storia e di come nasce il progetto Mitilla

La mia famiglia alleva cozze da 3 generazioni e ora se ne occupa mio fratello Lorenzo. Mio padre è mancato molto giovane ed io e Lorenzo ci siamo trovati di fronte ad un bivio: continuare ad allevare cozze preferendo la quantità alla qualità o mettere da parte le dinamiche di mercato e provare a differenziarsi puntando sulla purezza del nostro mare e sulla qualità del nostro prodotto finale. Inutile dire che abbiamo scelto di perseguire la strada più difficile ma in grado di darci più soddisfazioni sul lungo termine.
Siamo stati i primi ad avere la concessione in mare a 3 miglia dalla costa di Pellestrina. Le acque di questa area sono di tipo A quindi talmente pulite che le cozze non hanno bisogno di essere depurate una volta raccolte e possono essere vendute immediatamente.
Il primo passo è stato chiedere l’affiancamento di biologi per condurre ulteriori analisi sull’acqua e per comprendere le migliori condizioni di coltura delle cozze. I filari di cozze sono distanziati e l’allevamento è off-shore: ogni singola calza è separata dalle altre e in questo modo l’acqua viene filtrata.

Cos’è che vi ha spinto ad investire sulla registrazione del marchio Mitilla?

La nostra volontà più grande era, ed è, quella di portare sulle tavole un prodotto buono per tutti. Dare un nome ad una cozza per attribruirle un valore ormai perso. Il nome Mitilla è nato per caso, durante una cena con amici è uscito fuori questo nome e l’abbiamo sentito nostro.
L’investimento è stato grande ma la nostra volontà è differenziarci dagli altri e registrare il marchio è stato il primo passo per distinguerci sul mercato.

Mi puoi dire per cosa si differenzia Mitilla rispetto a tutte le altre cozze?

Prima di tutto per la qualità del prodotto che arriva al consumatore. Banalmente, quando si va dal pescivendolo si riesce a distinguere Mitilla da un’altra cozza. Le cozze Mitilla sono tutte dela stessa pezzatura ed esternamente non hanno la cosidetta “barba” questo perchè crescono talmente libere che non necessitano di essere pulite e lo spago esterno si toglie con molta facilità. Le cozze Mitilla sono confezionate in sacchetti e su ognuno di questi è riportato il marchio e la zona di allevamento della cozza, ciò aumenta la riconoscibilità del prodotto.
Mitilla non è solo un marchio ma rappresenta l’amore che mettiamo nel nostro lavoro e la volontà di trasmetterlo ai nostri clienti.
Per dare continuità al cliente abbiamo anche iniziato una collaborazione con un’azienda della Galizia, che ha adottato il nostro stesso disciplinare. Da un mese impiantano le loro cozze nel mare di Pellestrina per dare poi l’ultima finitura. In questo modo le cozze acquistano l’odore e le proprietà organolettiche del nostro mare nonostante provengano dalla Spagna.

Il vostro progetto è ancora giovane, quali sono i vostri obiettivi per il futuro?

Fare in modo che Mitilla sia sempre più presente sulle tavole degli italiani. Per fare questo è importante raccontare non solo il lavoro che c’è dietro ma anche la nostra storia, la passione e l’amore che la famiglia di Mitilla ha per questo prodotto.

Questo è il secondo evento Mitilla – Meteri dopo quello del Festival del Cinema di Venezia. Come vivete la vicinanza della cozza di Pellestrina e i vini naturali?

Le nostre ideologie sono simili e siamo felici di collaborare con voi proprio per questo motivo.
Al primo posto c’è la natura e vogliamo sensibilizzare le persone in merito perchè tutto è in mano a questa.  Trattare ciò che il mare o la terra ci offrono nel miglior modo possibile è fondamentale. Solo così si ottiene un prodotto con una marcia in più perchè strettamente legato al territorio. Non è sempre facile rispettare i tempi che ci impone la natura ma in prospettiva alla qualità del prodotto finale ne vale sicuramente la pena.

Dopo avervi raccontato di Mitilla passiamo a presentarvi i 3 vini Meteri che accompagneranno la cena da M4 cento:

  • Bakari Blanc de Noir Dosaggio Zero: Corvina in purezza vinificato in bianco. Blanc de Noir ottenuto da fermentazione spontanea. Dopo l’affinamento in acciaio, viene imbottigliato. La presa di spuma si ottiene aggiungendo mosto di uva passita (rifermentazione spontanea). Resta per 20 mesi sui lieviti e una volta sboccato viene ricolmato solo con vino, pas-dosè.
  • Valpolicella Monte Caro Doc 2018: Espressione solare e diretta dell’anfiteatro naturale esposto a Sud che si chiama Valle di Mezzane. Vigneti di 25 anni piantati su una montagna di durissimo calcare bianco. Corvina, Rondinella e Corvinone fermentano con lieviti indigeni, vinificazione in acciaio, non filtrato, SO2 solo all’imbottigliamento e quantità dichiarata in etichetta. Un esordiente di classe nel panorama veronese. Balsamico al naso con una nota d’alloro, al palato si presenta pieno con forte richiamo alla beva.
  • Turi Bianco Igt terre siciliane 2019 – Salvatore Marino Az. Agricola: È un vino siciliano che prende il nome dal titolare dell’azienda, prodotto nella Contrada Buonivini (già questo non lascia spazio a dubbi circa la bontà del prodotto). Siamo nei pressi di Pachino in Sicilia.
    Cattarratto in purezza, raccolta manuale delle uve ben mature, diraspa-pigiatura e fermentazione spontanea in vasca su lieviti indigeni in vasca e macerazione di 5 giorni. Fermentazione malolattica spontanea e successivi travasi per eliminare le fecce grossolane. Conservazione in tini di cemento fino all’imbottigliamento nella primavera successiva alla vendemmia. Al naso una bella nota di macchia mediterranea e al palato forte mineralità.

Vi diamo appuntamento da M4 cento di Sottomarina, venerdì 16 Ottobre dalle ore 20,30, per ulteriori informazioni sullo svolgimento della serata vai all’evento sulla pagina Facebook!

I Vini Meteri presenti alla serata Mitilla

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By |2020-10-16T22:34:01+02:00ottobre 16th, 2020|Eventi|0 Commenti

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